MILANO 10/04/19
Don Vito
Corleone sosteneva che amici e soldi sono come acqua e olio. Ovvero è
difficile volersi bene quando a sancire l’unione delle persone è il profitto,
che è la conseguenza elementare di qualsiasi lavoro.
Ho avuto la fortuna nella mia vita di lavorare con e per degli
amici, e francamente ho pochi ricordi che possano rimandare ad una spremuta di
olive.
Sarà stato un semplice caso ma oggi nello stand di LIGHT4 ( che
già di per sé è per me una congrega familiare) ho ricevuto la visita di tanti
cari amici, alcuni incontrati da poco e altri con cui abbiamo condiviso una
importante fetta di vita.
C’erano Nicola e Luca, due geni del marketing incrociati un anno
fa in una festa arcobalenica e da allora mai più smarriti. C’era il grande Leo
De Carlo con cui disegnavamo enormi vermi di vetro al caldo del forno muranese.
C’era Bruna Biagioni con cui prima o poi faremo un progetto insieme. C’era il mitico
Lorenzo Truant con cui abbiamo diviso anni difficili quanto divertenti,
scontrandoci alle volte ma soprattutto ridendo come dei pazzi. E poi
soprattutto Giada Marchetto.
In lei ci sono 30 anni di ricordi e momenti che erano indelebili
già nell’accadere. Ricordo quando da ragazzini mi raccontò che esistevano le
fabbriche di lampade, che suo papà Giorgio era un designer e che “costruiva
quello che disegnava”. Per anni abbiamo ripetuto che un giorno avremmo lavorato
insieme. Quel giorno arrivò 10 anni fa, ma è sempre divertente ritrovarsi, con
la stessa allegria di due imprevedibili adolescenti seppur con qualche ruga in
più ma con la consapevolezza che la bellezza e la fantasia ci salveranno.
Io e i colleghi di Light4 siamo arrivati molto presto stamattina,
temevamo una giornata meno frenetica con meno visite al nostro stand, ma le più
rosee previsioni sono state ribaltate da un incredibile afflusso di clienti, ed
è stato difficile trovare il momento per andare alla toilette oppure al bar a
bere un caffè.
Ma per gli amici questo ed altro.
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